Melissa lavora all’asilo nel bosco della Fonte, centro olistico fondato da Veronica, sua maestra e modello. Il carisma della donna ha spinto Melissa a sposarne la visione del mondo, tanto che quando il padre si ammala di cancro lo convince ad affidarsi alle cure di un medico alternativo. Ma il padre muore. Melissa prova a negare la realtà finché non è costretta ad ammettere il tragico abbaglio di cui è stata vittima, ed è
travolta dalla colpa, dal crollo dei valori in cui ha creduto, e soprattutto dal tradimento di Veronica, che ritiene responsabile ultima. Da quel momento le sue azioni diventano mirate a una sottile quanto violenta vendetta, che trasforma l’atmosfera del romanzo in un cupo noir in cui carnefici e vittime sono ruoli che man mano si adattano ai vari personaggi, prigionieri di una storia di auto-inganni.
Attraverso un abile gioco di specchi condotto dall’autrice assistiamo alla metamorfosi della protagonista: da manipolata a manipolatrice, Melissa dovrà fare i conti con le proprie emozioni più oscure, che la porteranno a contemplare e ad abbracciare il male trovando sempre una forma di giustificazione morale per le proprie azioni.
Francesca Violi – L’abbaglio