LA SIGNORA DEL MARTEDÌ
GIULIANA DE SIO ALESSANDRO HABER
in
LA SIGNORA DEL MARTEDÌ
di MASSIMO CARLOTTO
e con
PAOLO SASSANELLI
RICCARDO FESTA e PAOLO PERSI
scena FRANCESCO GHISU
costumi KATARINA VUKCEVIC
regia PIERPAOLO SEPE
Un testo intriso di torbida sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Uno stato di tensione, di trepidazione, attraversa tutto lo spettacolo e ci accompagna fino all’imprevedibile conclusione, lasciandoci senza fiato, legati per sempre a questi meravigliosi personaggi nati dall’immaginazione di Massimo Carlotto, una delle penne più efficaci e profonde del nostro tempo, investigatore instancabile del crinale tra il bene e il male.
LE DATE DEL TOUR
Thiene (VI) – Teatro Comunale – dal 24 al 26 gennaio
Tortona (AL) -Teatro Civico – 28 gennaio
Salerno – Teatro Verdi – dal 2 al 5 febbraio 2023
Pontedera (PI) – Teatro Era 7 e 8 febbraio
Civitavecchia (RM) – Teatro Traiano – 11 e 12 febbraio
Roma – Teatro Ambra Jovinelli – dal 15 al 26 febbraio
Ragusa – Teatro Duemila – 2 marzo
Carlentini (SR) – Teatro Comunale – 3 marzo
Catania – Teatro ABC – 4 e 5 febbraio e dal 10 al 12 marzo
Noto (SR) – Teatro Tina di Lorenzo – 14 e 15 marzo
Canosa – Teatro Lembo – 17 marzo
Foggia – Teatro Giordano – 18 e 19 marzo
Gioia del Colle (BA) – Teatro Comunale 21 marzo
Potenza – Teatro Don Bosco – 24 marzo
Nocera inferiore (SA) – Teatro Diana – 25 marzo
Napoli – Teatro Diana – dal 29 marzo al 9 aprile
LA STORIA
Una donna, Alfonsina Malacrida, detta Nanà, da nove anni, ogni martedì, tra le quindici e le sedici, va a comprarsi un’ora d’amore. Nove anni fatti di un martedì dietro l’altro: la signora arriva, saluta, mette il denaro sul comodino, si spoglia, piega ordinatamente i vestiti e s’infila a letto dopo aver verificato la pulizia delle lenzuola.
Lui, Bonamente Fanzago, attore porno al tramonto, che nei periodi di magra aveva fatto anche il gigolò è rimasto con quest’unica cliente: la signora del martedì. Solo che verso il quarto anno di incontri, l’attore si era innamorato della donna mentre all’inizio del settimo era così travolto dai sentimenti che aveva commesso l’errore di dichiararsi. Ma Nanà, forse sorridendo dentro di sé, aveva risposto con decisa fermezza: “Io non potrò mai essere tua. Sono solo un’affezionata cliente che ti paga per fare sesso”.
Gli incontri avvengono presso una pensione dove Bonamente alloggia da quindici anni; la prima volta che l’attore ha bussato alla porta è stato accolto dal gestore – il signor Alfredo – con queste parole “Tutti qui mi chiamano signor Alfredo, ma come vedi sono inequivocabilmente una bella donna e come tale voglio essere trattata”.
L’attore era certo che la pensione avesse perso tutti i suoi clienti proprio a causa di quegli abiti femminili; un tempo, quando il signor Alfredo era bella, le camere erano sempre occupate. Lei si era dedicata con passione ai suoi ospiti e poteva capitare che trascorresse parte della notte con uno di loro. Non per denaro ma, appunto, per passione.
Ora Nanà e Bonamente sono in camera, hanno appena fatto sesso. Bussano alla porta. Il signor Alfredo dice che c’è un giornalista che vuole vederla. Nessuno dovrebbe sapere che lei si trova lì. Nanà si riveste e va in salotto ad incontrarlo. Dalle parole di Pietro Emilio Belli, giornalista di cronaca senza scrupoli, emerge il passato oscuro della donna. Nanà è disperata, si difende male, come tutti gli innocenti, nella consapevolezza che l’articolo potrebbe distruggerla. Bisogna agire in fretta …..