“Come in cielo” di Damiano Scaramella, NN editore

Badìa, ai piedi dell’Etna, tutti conoscono Zu Pippo Puglisi e la sua grande villa per ricevimenti. L’ha costruita lui, in anni di fatiche, furbizie e compromessi con i piccoli ma osi dei dintorni. Zu Pippo vive lì con tutta la famiglia tra cui Salvatore, il più grande ma anche il più bambino di tutti i nipoti: segue il nonno e sorride, e di sera si nasconde tra le siepi del giardino per ammirare da lontano le feste degli altri. Poi, in occasione di un compleanno, rivede Beverly, l’unica ragazza per cui ha mai provato una forma di amore. Lei lo invita a ballare, ma nella mente di Salvatore quel ballo diventa un sogno da cui è impossibile svegliarsi, e che finisce per avere conseguenze irreparabili. Zu Pippo scopre cos’è successo e cerca di nasconderlo, ma la notizia si propaga come un incendio, e Tano, l’ex ragazzo di Beverly, inizia un assedio ingegnoso e violento per braccare Salvatore, il mostro, il colpevole. Come in cieloparla di caso e destino, di famiglia e di sacro, di innocenza contro violenza. Con una prosa ora onirica ora nitida come una sceneggiatura, Damiano Scaramella racconta di un piccolo regno arido e disincantato dove la lotta per la sopravvivenza passa attraverso il sacrificio, specchio umano dell’implacabile legge divina.

Questo libro è per chi ricorda le notti passate stesi sul prato a guardare le stelle con i nonni, per chi ha nutrito gli occhi dell’immaginario onirico di Fellini, per chi attribuisce a ogni voce un diverso colore, e per chi vorrebbe avere il potere di modificare il passato, di cambiare il corso degli eventi per regalarsi un futuro diverso, sconosciuto.

Qui il libro: https://www.nneditore.it/libro/9791280284969

“Afferrare un’ombra. Vita di Jim Thorpe” di Tommaso Giagni, minimum fax

Nei primi anni del Novecento, gli stessi in cui il governo degli Stati Uniti lanciava una campagna di assimilazione dei nativi sopravvissuti ai massacri del secolo precedente, si impose al mondo Jim Thorpe, appartenente alla nazione indiana Sac e Fox e ancora oggi ricordato come uno dei più grandi atleti americani di tutti i tempi. Campione della squadra di football della scuola indiana di Carlisle, che trascinò a clamorosi successi sui college dell’élite, Thorpe vinse due ori alle Olimpiadi del 1912 – poi revocati perché accusato di professionismo. Giocò ai massimi livelli nel football e nel baseball, concludendo la sua carriera proprio mentre la crisi del ’29 sconvolgeva l’America. Varcata la soglia della povertà, si prestò a svolgere numerosi lavori, fino a diventare sindacalista dei nativi assunti come comparse sui set di Hollywood.

La sua storia incrociò la Storia in più punti. Ebbe carteggi con presidenti americani, Marilyn Monroe come vicina di casa, il pugile Jack Dempsey per amico, la poetessa Marianne Moore come insegnante. Burt Lancaster fu la star chiamata a interpretare un film su di lui.

Tommaso Giagni ricostruisce la vita di un personaggio irripetibile, unendo il rigore della ricerca storica all’utilizzo di una lingua trascinante, in una biografia che getta una nuova luce su Thorpe ma anche sull’America della prima metà del Novecento, tra razzismo, eugenetica e intrattenimento di massa.

Qui il libro: https://www.minimumfax.com/shop/product/afferrare-un-ombra-2613

“Sangue cattivo. Anatomia di una punizione” di Beatrice Galluzzi, effequ

Beatrice è una donna difettosa; ha dietro di sé un ruvido passato di periferia romana, in balìa degli umori di un padre tanto squilibrato da sembrare comico, e del quale è convinta di aver ereditato la follia. Il presente, proprio quando con la morte del padre sembra aprirsi a un nuovo inizio, un trasferimento, un matrimonio, è soffocato dalla scoperta di una malattia autoimmune, e cadenzato da ospedali e cure che non sembrano funzionare. La felicità deve fare i conti con la costante sensazione di punizione di Beatrice: l’idea di meritarsi il proprio dolore. Un’idea che, tuttavia, viene combattuta a colpi di ironia, affrontando le paure e trasformandole in caricature mitologiche, e donandoci una storia tanto dolorosa quanto divertente che forse può meritarsi un lieto fine, o qualcosa che gli assomiglia.

Ora che ho capito di essere così efficiente nel farmi fuori voglio vivere, voglio stare meglio, voglio rimanere.

Qui il libro: https://www.effequ.it/sangue-cattivo/

“Stella di mare” di Piergiorgio Pulixi, Rizzoli

Certi luoghi sono maledetti. E le persone che ci abitano condannate a un destino che non meritano. Lo sa bene Stella, diciassette anni, l’estate negli occhi e addosso l’esuberanza di chi è giovane. Tutti a Sant’Elia, un quartiere popolare di Cagliari affacciato sul mare, la conoscono, la desiderano e la invidiano: perché lei è splendida, impunita. Speciale. Ma un giorno in cui il maestrale infuria rabbioso, viene trovata morta su una spiaggia, il volto sfregiato come a cancellare la sua bellezza leggendaria. Stella era pronta a lasciarsi alle spalle i palazzoni di Sant’Elia, ma il destino, o meglio, un assassino, ha scritto diversamente il suo futuro. È un’indagine difficile, questa, in cui si moltiplicano i sospettati e le piste: il vicequestore Vito Strega, insieme alla sua squadra di ispettrici, dovrà districarsi nei segreti di un quartiere impenetrabile per la polizia. E, fin da subito, dovrà fare i conti con i fantasmi della gente del posto e anche con i propri, che sperava di aver sepolto per sempre e invece tornano ad affiorare più forti che mai. In questo noir in cui i personaggi, attraverso i loro chiaroscuri, prendono vita come in un’antica tragedia, Piergiorgio Pulixi indaga il senso più controverso della giustizia, fa breccia negli indelebili legami di sangue e interroga le colpe dei padri.

Qui il libro: https://www.rizzolilibri.it/libri/stella-di-mare/?isbn=9788817178495

“Le mosche” di Emiliano Ereddia, Il Saggiatore

Con una scrittura insieme tracimante e precisa, in cui ogni dettaglio e ogni avvenimento si rivelano nella loro crudele esattezza, Emiliano Ereddia costruisce un thriller ipnotico e senza scampo: Le mosche è un viaggio angosciante in una realtà a metà tra la suburra degli ultimi e la Los Angeles nera di Ellroy. Uno scavo nella città dei vivi fino a scoprirne il volto catacombale.

Roma, quartieri popolari: in un appartamento sudicio e umido, indistinguibile tra decine di altri nei fatiscenti palazzoni che lo circondano, un uomo agonizza a terra col ventre squarciato. Il suo nome è Julian Massa e il suo omicidio è solo l’ultimo anello di una catena di misteri che avvolge la sparizione di Amanda Kerr, compagna di Julian ma soprattutto figlia dell’ambasciatore degli Stati Uniti, volatilizzatasi insieme al figlio. La polizia si trova così con i riflettori addosso: bisogna individuare subito il colpevole, o comunque un colpevole. Il capro espiatorio veste i panni massicci e puzzolenti d’alcol di Assenza, ultimo degli ultimi, feccia della feccia, delinquente noto alle forze dell’ordine e vicino di casa della vittima. Comincia così una strana caccia, con l’ispettore Canè disposto a macchiarsi di qualunque nefandezza per trovare e incriminare Assenza, e quest’ultimo che, per non pagare per l’unico omicidio che non ha commesso, decide di indagare lui stesso e assicurare alla giustizia il vero assassino.

Attorno a loro si muove l’umanità sotterranea delle periferie, tutta allo stesso tempo complice e innocente, da Francesina, ragazzo di strada che si barcamena tra lo spaccio e una soffiata agli sbirri, ad Agata, infermiera tossicodipendente che dialoga coi morti, fino al sordido giornalista Mainenti, contemporaneamente oggetto dei depistaggi della polizia e delle rivelazioni di un inquietante informatore anonimo: un incrocio di destini che dà vita a una ragnatela senza fine di segreti e abiezione, in cui le mosche in trappola si confondono con i ragni e in cui ognuno ha qualcosa da nascondere o da farsi perdonare.

Un omicidio brutale in un appartamento alla periferia di Roma. La figlia dell’ambasciatore americano che sparisce nel nulla. Un killer innocente costretto a indagare per salvarsi dalla galera. Un noir ambizioso e mesmerico, che porta il lettore all’interno della multiforme umanità degli sconfitti, là dove il giusto e l’iniquo perdono i loro confini.

«La scrittura visionaria, smisurata, traboccante di Emiliano Ereddia trascina il lettore nel vortice di una storia bella, inebriante, unica.» Massimo Carlotto

https://www.ilsaggiatore.com/libro/le-mosche/

“Come delfini tra pescecani” di François Morlupi, Salani

È un ottimo poliziotto, il commissario Ansaldi, anche se da tempo immemore soffre di ipocondria e di attacchi d’ansia che rendono complicate anche le attività più semplici, nella vita come nel lavoro. Per fortuna il quartiere al quale è stato assegnato, Monteverde, è un’oasi di pace nel caos della capitale: un posto tranquillo, dove non succede mai niente. Forse è per questo che sotto il suo comando sono stati destinati altri quattro soggetti “particolari”, come ad esempio Eugénie Loy, il suo braccio destro, che soffre di un disturbo antisociale della personalità che la rende apparentemente insensibile, una “portatrice sana di disperazione” come la definiscono i colleghi, che però riconoscono in lei ottime doti investigative.

Sono così, i Cinque di Monteverde: uomini e donne alle prese con le loro debolezze, ma capaci, insieme, di trasformarle in forza.

Un venerdì pomeriggio, un ultraottantenne vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un cappio al collo. Si direbbe un caso facile, il classico suicidio. Ma qualcosa non quadra ad Ansaldi e ai suoi, e quel piccolo dubbio si trasforma, nel volgere di pochi giorni, in un’indagine che turberà non solo la quiete di Monteverde ma anche le stanze della politica.

Demolendo con sarcasmo graffiante lo stereotipo del poliziotto supereroe, Morlupi ha saputo dare un volto credibile a chi per mestiere affronta il crimine, alternando intuizioni fulminee a epiche figuracce. Una ventata fresca nel panorama giallo italiano.

https://www.salani.it/libri/come-delfini-tra-pescecani-9788831008716

“I tuoni” di Tommaso Giagni, Ponte alle Grazie

In una periferia romana fra il Grande Raccordo e l’Aniene, Manuel, Flaviano e Abdou vivono una formazione inquieta e oppressa. Hanno diverse origini, diverse aspirazioni, vite precedenti di cui parlano poco. Per loro il centro storico è solo uno sfondo e la vita quotidiana è incastrata nella gerarchia feroce del Quartiere, dov’è chiara la differenza fra chi può coltivare qualche ambizione e chi è condannato senza appello alla marginalità.

L’amicizia che li lega è l’unico punto fermo, almeno fin quando non arriva l’amore a sparigliare le carte: Donatella, i cui genitori hanno venduto radici e identità per una villetta anonima in una zona residenziale che confina col Quartiere; la sua rabbia sarà il detonatore per il giro di vite che tutti si aspettano. E quando la violenza arriverà inevitabile, reclamerà le sue vittime e concederà uno spiraglio di salvezza.

In un romanzo dalla lingua impareggiabile per essenzialità e nitore, Tommaso Giagni indica con maestria letteraria la direzione del conflitto: una nuova guerra contro gli esclusi e le loro forme di comunità e di resistenza, una guerra ormai avviata, che ogni giorno divora le precarie fondamenta di ogni pace sociale

https://www.ponteallegrazie.it/libro/i-tuoni-tommaso-giagni-9788833315768.html

“Il valore affettivo” di Nicoletta Verna, Einaudi

L’esistenza di Bianca si è sbriciolata il giorno in cui, da bambina, ha perduto sua sorella. Stella era pura, onesta, e manteneva le promesse. Ecco perché la sua scomparsa ha macchiato il mondo di colpa. Con un ritmo magnetico, che travolge e sorprende, Nicoletta Verna scrive un indimenticabile romanzo familiare, nel quale una giovane donna cerca ostinatamente una forma di redenzione.

Menzione Speciale della Giuria Premio Calvino 2020

Bianca aveva sette anni quando un incidente dai contorni incerti ha innescato nella sua vita una reazione a catena, che non ha risparmiato nulla. Oggi sta con Carlo, cardiochirurgo di fama internazionale, e all’apparenza lo venera. Ma tanta devozione, in realtà, nasconde un piano macchinoso, folle: un progetto di rinascita in cui l’uomo è un mero strumento. Nel percorso che intraprenderà per realizzarlo, Bianca scoprirà una verità che nessuno avrebbe mai potuto sospettare.

“Nessuna ragione al mondo” di Alessio Cuffaro, Elliot

Andrea è un giornalista di cronache parlamentari, frustrato dall’inerzia del lavoro e dalla stanca relazione con la sua compagna. Un giorno, mentre sta guar­dando la televisione, vede sullo schermo il viso di un uomo: dallo studio dicono che fa il libraio ed è scomparso. Anche se invec­chiato di vent’anni, in quel viso e in quegli occhi familiari Andrea riconosce Sergio, un suo vecchio compagno di scuola. Eppure il nome impresso sotto la foto è un altro. Che cosa significa? Possibile che si sbagli così? Andrea vuole vederci chiaro, perché quello è, deve essere Sergio, il migliore amico, il fra­tello spirituale della giovinezza, almeno fino a quando non si è trasformato in nemico.

Per qualche ragione – o per nessuna ragione al mondo – Sergio deve aver deciso di vivere buona parte della vita sotto falso nome prima di volatilizzarsi. Per scoprire la verità su un’impostura e una sparizione, Andrea dovrà ricostruire il legame che li univa seguendo le tracce lasciate dall’uomo, in un’indagine che lo porterà ad affrontare il trauma che li ha allontanati in passato. Una storia intensa e umanissima di amicizia maschile, tra le ambizioni folli della gioventù e il cinismo dell’età adulta.

Alessio Cuffaro – Nessuna ragione al mondo

“Un colpo al cuore” di Piergiorgio Pulixi, Rizzoli

“Occhio per occhio, dente per dente” è la regola del serial killer che ha deciso di riparare i torti del sistema giudiziario. Dove non arrivano le giurie, arriva lui, rapendo, torturando ed eliminando i criminali che l’hanno fatta franca. Indossa una maschera dai tratti demoniaci, e si fa annunciare ogni volta da un video intitolato La Legge sei tu in cui chiede alla gente di pronunciarsi in giudizio tramite votazioni anonime e irrintracciabili. A colpi di clic il richiamo alla giustizia sommaria diventa virale.

Vendicatore spietato come il conte di Montecristo, villain incendiario al pari del Joker che sollevò Gotham City, il Giustiziere gioca la sua partita mortale. L’indagine sul caso che sta scuotendo l’Ita- lia è affidata al vicequestore Vito Strega, esperto di psicologia e filosofia, tormentato criminologo dall’intuito infallibile, avvezzo alla seduzione del Male. Lo affiancano le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce. Diverse come il giorno e la notte, le due formano una coppia d’eccezione: i modi bruschi e l’impulsività di Mara sono compensati dall’acutezza e dal riserbo sfuggente di Eva.

Tra la Sardegna e Milano, i tre poliziotti dovranno mettere in gioco tutto per affrontare un imprendibile nemico dai mille volti e misurarsi ciascuno con i fantasmi del proprio passato.

Piergiorgio Pulixi compone un viaggio nell’incubo di questo tempo rabbioso segnato dall’odio, dal furor di popolo e dalla gogna mediatica, fino alla scoperta di una verità che illumina di luce sinistra il senso stesso del fare giustizia.