Eduardo Savarese

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Nato nel 1979, Eduardo Savarese vive a Napoli, è magistrato e professore di diritto internazionale presso l’Università degli studi di Napoli “Parthenope”.

Autore di racconti in diverse raccolte, è stato segnalato al Premio Arturo Loria nel 2007 con il racconto Il rumore dei tacchi.

È stato finalista alla XXIII edizione del premio Italo Calvino con il romanzo L’amore assente, pubblicato poi dalle edizioni E/O con il titolo Non passare per il sangue (2012).

Per le edizioni E/O ha pubblicato in seguito il romanzo Le inutili vergogne (2014), e il saggio-racconto Lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma (2015).

Il tema dell’identità personale e sessuale ritorna in racconti scritti per raccolte specificamente dedicate alla riflessione sulla condizione omosessuale in Italia, dalla raccolta Se stiamo insieme (Edizioni Caracò, 2013), sulle coppie omosessuali e le convivenze, alla raccolta Over 60 – Men (Elmi’s World, 2016).

Il complesso rapporto tra Chiesa e omosessualità è stato ripreso, dal punto di vista del collegamento tra potere e verità (potere religioso e potere giudiziario) nel saggio Omosessuali-Sirene tra poteri della Terra e poteri del Cielo, curato per la rivista francese “Inverses” 2017, nel numero interamente dedicato alla condizione omosessuale in Italia, e curato da Luca Baldoni.

Tiene un corso di scrittura creativa per diversamente abili presso l’associazione ONLUS “A Ruota Libera”. La frequentazione del mondo della disabilità è confluita nel romanzo Le cose di prima (Minimum Fax, 2018) e nell’approfondimento dei temi del fine vita.

Come magistrato e docente di diritto internazionale si è dedicato alle questioni delle DAT e del suicidio assistito, partecipando a tavole rotonde con Beppino Englaro e Mina Welby. È anche da questa esperienza personale che trae ispirazione il saggio-racconto Il tempo di morire (Wojtek, 2019)

Collabora con Il Corriere del Mezzogiorno, curando la rassegna sul teatro lirico “Prima della prima” e con Il Foglio. L’Osservatore Romano ha invece nel 2017 rifiutato un suo articolo/meditazione sul Natale in quanto autore della Lettera: ottimo segno. Nel 2018, la Lettera ha preso a “infiltrarsi” in ambienti più istituzionali: è stata occasione di un dibattito ospitato nella sala dell’Arcivescovado di Lucca e presso il Centro di spiritualità dei Gesuiti a Ragusa.

È stato invitato a scrivere un saggio su diritto e letteratura per un numero speciale della rivista letteraria “Forum Italicum” dal titolo La sentenza come narrazione.