I disobbedienti del Mondo Nuovo di Patrizia Rinaldi, Giunti

Con I disobbedienti del Mondo Nuovo Rinaldi racconta di un futuro distopico e della lotta di cinque giovani protagonisti pronti a sfidare regole ingiuste e a combattere per la libertà. 


Quattro ragazzi feriti, quattro ribelli, una compagnia. Il futuro ha ucciso la libertà, la regolare convivenza sociale e la democrazia. Il Mondo Nuovo, governato da un’oligarchia di tiranni, si ispira al modello sociale antico degli Hikikomori. La malattia della solitudine è diventata la norma. Quattro ragazzi sovrappeso, con il corpo disabituato a muoversi, vivono sigillati nel confino delle loro stanze. Una legge ferrea li obbliga a frequentare ogni tre mesi una scuola, per preparare i pochi superstiti del Mondo Nuovo a prestare, in caso di necessità, servizio militare nelle Riserve. Eppure, i ragazzi trovano la forza di disertare, e con la disubbidienza comincia la loro avventura a perdifiato nella realtà. Un’avventura distopica dal taglio potentemente contemporaneo, che aggancia temi fortissimi e attuali.

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“Mi chiamo Marcello Mastroianni (ma non sono lui)” di Armando Festa, Giunti

Si chiama Marcello Mastroianni, come l’attore, ma la sua vita non ha granché di spettacolare. Ha quarant’anni, un aspetto ordinario, un lavoro che non ha scelto e che non lo appaga, una relazione che… Be’, la relazione, almeno, è quella giusta: Alessia è vulcanica, creativa, sicura di sé, e il fatto che non possa avere figli per una malformazione uterina a Marcello non è mai pesato. Eppure, quando è solo e nessuno lo vede, bazzica un gruppo Facebook dal nome rivelatore: Aspiranti genitori. Prima per scherzo, poi per curiosità e, infine, per un oscuro ma irrefrenabile bisogno. Perché la mancata paternità, da tranquilla consapevolezza, è diventata un pensiero fisso, anzi un’ossessione. E il desiderio di un figlio si è gradualmente imposto su qualunque altra volontà. Finché una sera, reduce da una tremenda cena di famiglia dove la sorella di Alessia ha rivelato di essere incinta per la seconda volta, Marcello legge sul gruppo un annuncio un po’ particolare: è una richiesta probabilmente illegale, di certo folle, quelle stravaganze che si trovano in rete ma che è bene dimenticare subito. Invece, senza riflettere, senza volerlo, senza davvero decidere, Marcello risponde. È l’inizio di un turbine di eventi rocamboleschi e surreali che, come una valanga, travolgeranno ogni sua certezza. E, per la prima volta, lo porteranno ad ascoltare davvero sé stesso. Una dramedy divertentissima sul coraggio di seguire i propri disastrosi desideri. Una riflessione originale, sincera e profonda sul senso di diventare padre.

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Dal 22 gennaio in libreria “Vi stupiremo con difetti speciali”, edizioni GIUNTI: un progetto di Luca Trapanese, scritto da Patrizia Rinaldi

Raccontare la “disabilità” per portarla fuori da certe stanze chiuse e comunicare lo sforzo, che è in sé positivo, di affrontare la vita quando ti mette davanti scalini molto grandi. Raccontarla attraverso delle storie scritte e illustrate bene, perché le storie raccontate bene sanno sviluppare empatia in chi le legge. Il progetto nasce dal sogno di Luca Trapanese, padre adottivo di Alba e presidente di una Onlus che si occupa di disabilità infantile, di tutti coloro che si impegnano quotidianamente con i disabili, e dei bambini che meritano un mondo che crede nell’inclusione.

Illustrazioni di Francesca Assirelli.

Vi stupiremo con difetti speciali. Storie di Alba, Akin e Huang::Un progetto di Luca Trapanese